Teatro di emozioni, veicolo di messaggi intenzionali o involontari, il corpo mostra di noi anche ciò che sfugge al nostro controllo cosciente. È la tela su cui scriviamo messaggi che ci rappresentano, attraverso ornamenti antichi come pitture e tatuaggi o manipolazioni moderne come quelle della chirurgia estetica. Ora irrisolto e tormentato, ora quieto e distratto, il rapporto che ogni essere umano ha con l’immagine fisica di sé ha suscitato l’interesse di neurologi, psichiatri, psicologi, oltre che di artisti e filosofi. Nell’indagare tale rapporto, il libro esplora la tensione fra identità e corpo che cambia, e getta una luce sui disagi e le molte ombre che ne derivano.