I medici di base spesso non sono in grado di fornire un aiuto mirato e le strutture adeguate sono pochissime: il risultato è che dopo esperienze drammatiche in “normali” reparti psichiatrici, le giovani pazienti di anoressia sono costrette a fare anche mille chilometri per ottenere le cure giuste. Un viaggio lungo e costoso che solo le famiglie più fortunate possono permettersi. Anche perché molte Asl fanno di tutto per non concedere le autorizzazioni necessarie alla trasferta.

Vi invitiamo a leggere l’inchiesta approfondita e documentata di Valentina Ruggiu, sullo stato dell’assistenza ai Disturbi Alimentari in Italia, pubblicata su la Repubblica.it.

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