L'inganno dello specchiodi Dalla Ragione Laura – Mencarelli Sabrina, Franco Angeli Editore 2012 |

Una riflessione sul rapporto tra corpo e cultura, sul significato che viene incarnato dal corpo,
attraverso il quale ognuno di noi entra in contatto con il mondo che vive. Un libro pensato per chi si
occupa della terapia dei Disturbi Alimentari, ma al tempo stesso per tutti coloro che
quotidianamente sentono il bisogno e la curiosità di capire se stessi.
Cosa accade a quei milioni di adolescenti che non riescono a riconoscersi nella loro immagine allo
specchio? Da dove nasce l’insoddisfazione corporea che colpisce persone di tutte le età e
provenienze culturali? Come recuperare un rapporto autentico con quei corpi riflessi, vissuti sempre
come troppo grassi e imperfetti?
L’attuale clima culturale, caratterizzato dall’imperativo dell’essere belli e magri, ha fatto sì che i
corpi richiedano attenzioni costanti, quasi ossessive; sono diventati non solo il veicolo e il luogo che
ci permette di vivere, ma sempre di più un prodotto personale continuamente da migliorare,
levigare, nella paura che senza la perfezione del corpo non saremo accettati e amati. È così che è
aumentato il ricorso alla chirurgia estetica a tutte le età, particolarmente in quella giovanile e
adolescenziale. Eppure lo sguardo dell’altro ci espone sempre all’incertezza e continuamente
dobbiamo fare i conti con l’immagine di noi stessi che tale sguardo ci restituisce.
Questo libro porta a riflettere sul rapporto tra natura e cultura, su come le terapie che utilizzano il
lavoro sullo schema corporeo (come la terapia dello Specchio e la Video-Confrontation) possano
restituire senso e significato a queste identità corporee lacerate, specchi in frantumi che hanno perso
realtà e consistenza. Il testo si rivolge a chi si occupa della terapia dei disturbi alimentari, ma al
tempo stesso offre importanti spunti di riflessione a quanti – genitori, insegnanti, educatori –
quotidianamentesi confrontano con il disagio di adolescenti che vivono il loro corpo come una
dolorosa prigione.